L’azienda agricola di Giacomo Armò Pirrone si trova a Caltavuturo (in provincia di Palermo) ad un’altitudine di circa 950 metri sul livello del mare. Il clima è di tipo mediterraneo, caratterizzato da abbondanti piogge accompagnate da fenomeni nevosi nel periodo invernale, con una temperatura media annuale che si aggira intorno ai 10-17°C.
L’azienda dispone di un meleto di 8,32 ettari e di un opificio per la lavorazione e la conservazione del prodotto (composto da un capannone prefabbricato di mq. 600, n. 2 celle da 1800 quintali, una linea di calibratura da 12 quintali/ora di mele, ed una linea confezionatrice a film con pesatrice ed etichettatrice automatica).
TABELLA
Attualmente produce mele di varie qualità, ed in particolare:
“Gala” produzione media annua di 1400 quintali (commercializzazione da settembre ad aprile);
“Fuji”, produzione media annua di 500 quintali (commercializzazione da fine ottobre ad aprile);
“Golden” produzione media annua di 200 quintali (commercializzazione da settembre ad aprile);
L’azienda si converte all’agricoltura biologica dal 1994. Tutte le varietà di mele praticate in azienda vengono coltivate con metodi biologici in conformità ai regolamenti CE 834/07 e 889/08, così come periodicamente certificato dagli organismi di controllo autorizzati dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (si veda da ultimo la certificazione dell’istituto di controllo QC del 31/07/2010).
Per una precisa scelta aziendale, che tende ad attuare politiche di distribuzione ecologica, i prodotti dell’azienda vengono distribuiti prevalentemente in Sicilia, ed in particolare a Palermo è possibile trovare le meridionali:
Esercizi commerciali:
- Natura Sì, via Gioacchino Di Marzo 23/B (
- La Bottega del Mondo, Via Giovanni Bonanno, 92/94
- ColleVerde, via S. Lorenzo Colli 281/283, www.colleverdespa.it
- Prezzemolo e Vitale | via Principe di Villafranca 20 | via G. di Marzo 41
Aziende Agricola
- L’orto di Nonno Nino, 3483113209, ortodinonnonino@libero.it
- Bosco Ficuzza, 3283113174, boscoficuzza@live.it
Mercati:
- al “Mercato del contadino” a Villa Sperlinga il sabato mattina;
- al Mercato biologico di palazzo Steri (“a fera bio”).
La società cooperativa “Noemarginazione” fornisce inoltre un servizio di distribuzione a domicilio (Pietro Schiera cell. 3341469055)
FUJI
La mela fuji, proveniente dal Giappone (il riferimento al noto vulcano non è casuale) è nata nel 1939 nel Morioka da un incrocio tra le varietà Rall's Janet e Delicious è una varietà molto produttiva che matura piuttosto tardi (20-25 giorni dopo la Golden). Il frutto ha un colore che va dal rosa tenue al rosso scuro- violetto, leggermente striato su fondo giallo-verde. La polpa è compatta, croccante e succosa. Il sapore è dolce, caratterizzato da una componente zuccherina predominante, ma leggermente acidulo un’aroma particolare ed inconfondibile. Ecco perché la mela Fuji è buonissima da mangiare cruda oltre che particolarmente adatta alla preparazione di torte e dessert.
Matura a fine settembre, metà ottobre ed è caratterizzata da un’elevata conservabilità.
CARATTERISTICHE CHIMICO-FISICHE
Valori medi:
- durezza: 7.2 – 7.6 Kg/cm2
- amido: 3.5 – 5.0
- zuccheri: 12.0 – 15.0 brix
- acidità: 3.5 – 4.3 gr/l
METODO PRODUZIONE BIOLOGICA
Il metodo colturale biologico si propone il raggiungimento di una duplice finalità: generare un prodotto che non sia contaminato da prodotti chimici di sintesi e creare il minor “impatto ambientale” possibile, rispettando così sia l'uomo, sia l'ambiente. E' un insieme di tecniche, spesso molto sofisticate, nelle quali l'azione dell'uomo interagisce con il mondo degli organismi viventi e l'ambiente in cui vivono. Non è quindi, come spesso si pensa, una semplice sostituzione di prodotti chimici con prodotti naturali, ma un’attività più complessa con la quale si tende a favorire la formazione di un eco-sistema in cui tutto si mantenga il più possibile in equilibrio, un equilibrio di cui l'attività agricola era da sempre la custode.
Secondo la normativa di settore (regolamenti CE 834/07 e 889/08) gli obblighi ed i principi a cui un'azienda con una produzione biologica deve sottostare sono:
- applicare le normative su un appezzamento per un periodo di conversione di almeno due anni;
-rispettare l'equilibrio tra piante, insetti, funghi animali, uomo e ambiente;
- mantenere o incrementare la fertilità dell'attività biologica del suolo;
- sostenere una difesa (e non una lotta) dalle malattie e dai parassiti delle piante, nonché dalle piante e/o erbe infestanti. Tale “difesa” è basata, anzitutto, sulla scelta di specie adeguate a protezione degli “iperparassiti”, cioé di quei parassiti che garantiscono un equilibrio delle specie dannose con quelle non dannose. E solo in via residuale, si prevede l’utilizzazione di prodotti di origine “naturale” elencati nei regolamenti sopra citati.
Così, per le patologie funginee (tra cui la c.d. ticchiolatura) tecniche come la c.d. confusione sessuale mirano a creare una situazione nella quale la vegetazione sia aiutata a non essere aggredita dalla patologia. In particolare, i bioinsetticidi contenenti feromoni sono, fra le tecniche di difesa delle piante, una realtà ormai affermata in agricoltura biologica. Tali prodotti sono specifici per controllare i Lepidotteri, insetti chiave in molte colture frutticole.
Il meccanismo di controllo si basa sulla confusione sessuale della popolazione maschile dei lepidotteri, la quale non è più in grado di localizzare la femmina e procedere alla fecondazione. LINK
L' azienda che coltiva i terreni con metodo colturale biologico e che desidera vendere i suoi prodotti con un'etichetta che dichiari questa provenienza, deve farsi controllare da uno degli organismi preposti a tale compito, riconosciuto dal Ministero dell'Agricoltura. Deve mantenere aggiornati e a disposizione degli organi competenti i registri degli acquisti, carico e scarico dei fitofarmaci e dei prodotti utilizzati dall'azienda. Deve anche avere i registri di acquisto e vendita di quanto prodotto, nonché un registro dove vengono indicati tutte le operazioni colturali, le date, i fitofarmaci utilizzati. Deve inoltre permettere in ogni momento l'accesso in azienda agli addetti ai controlli e permettere tutti i prelievi che siano ritenuti necessari per poter effettuare le analisi di controllo. Se tutta questa prassi viene seguita senza che vengano riscontrate delle difformità all'azienda viene data di anno in anno una certificazione che conferma quanto sopra, e viene rilasciata l'autorizzazione alla stampa di etichette con i dati necessari, inclusa la dicitura che il contenuto è stato prodotto con metodo di agricoltura biologica. CERTIFICAZIONE QC